Ri-volti agli astri – numerosi volti affacciati ad uno spettacolo celeste tanto atteso

Un’iniziativa pensata dalla professoressa Maura Sicari, appoggiata dal professore Domenico Curinga, e da tutto il Dipartimento di Scienze del nostro liceo scientifico “ M.Guerrisi”, è stata presentata la sera dell’1 febbraio nel planetario della scuola, dove hanno preso parte gli alunni della classe 1I attraverso una piccola lezione sul mondo dell’astronomia, in particolare delle comete, mettendo in risalto la cometa  di Neanderthal.

Una serata che ha calamitato l’attenzione dei molti presenti, appassionati e non dell’astronomia, con l’unico scopo di arricchire, di informare, di far innamorare le persone di questa scienza. Un cielo nuvoloso ha cambiato l’obbiettivo al quale la serata mirava, l’osservazione della cometa, in precedenza citata di Neanderthal, che sarebbe dovuta svolgersi nell’osservatorio (in fase di costruzione) del nostro liceo, non è stata possibile  a causa delle condizioni meteorologiche, ciò non ha però inciso sullo svolgimento dell’attività, la quale ha visto susseguirsi agli interventi dei docenti, la lezione preparata e svolta dagli alunni.

Una domanda che i più curiosi si sono posti è: “ Perché viene chiamata di Neanderthal?”

A spiegarcelo sono stati gli stessi organizzatori, la professoressa Sicari e il professore Curinga insieme ai ragazzi della 1I.

“Come un fantasma che appare per poi scomparire dopo pochi istanti”, il professore Domenico Curinga, docente di scienze naturali del Liceo Guerrisi, introduce così la storia della cometa risalente ad un periodo di tempo stimato a 50.000 anni fa, a questo è dovuto il suo nome “di Neanderthal”, quando ancora la specie umana era nella sua fase di sviluppo, più precisamente nel periodo in cui l’uomo era allo stadio primitivo. Ha proseguito dicendo che in qualche modo questo evento è stato un “ritorno al passato”, ciò che ha fatto muovere i primi passi sulla terra, portando l’esempio dell’ipotesi che la cometa sia stata il mezzo per la nascita della vita terrestre, non per altro porta con sé informazioni su quella che è l’evoluzione del sistema solare, lasciando un segno non indifferente ai nostri occhi. In seguito si è soffermato sul fascino di questa “palla con la coda luminescente” che viene spesso ripresa nell’arte, nella religione, dove per esempio viene messa in risalto dal presepe. Un’occasione che è stata colta a braccia aperte per promuovere la cultura in ambito astronomico anche a coloro che ne sono a digiuno, un’opportunità che molti sono stati lieti di cogliere”, conclude così il professore  Curinga augurando che di occasioni simili ce ne potranno essere altre.

A prendere parola in seguito è la professoressa Maura Sicari anche lei docente di scienze naturali nel nostro liceo, esprimendo il suo dispiacere nel non aver potuto osservare tale unicità, a ripagare il rammarico però è stato senza dubbio il successo che ha riscontrato questa iniziativa. La professoressa continua spiegandoci che molte volte le comete non si riescono a vedere anche se il loro passaggio non avviene di rado, perché queste ultime la maggior parte delle volte non riescono a rientrare nell’atmosfera terrestre rendendoci impossibile la loro visione, al contrario di molte altre questa cometa (anche definita genericamente palla di ghiaccio) è riuscita a penetrare nell’atmosfera rendendola visibile anche ad occhio nudo, senza l’uso necessario di telescopi.

Proseguendo, pone l’attenzione sull’importanza di questi eventi che servono a promuovere un tipo di lezione diversa dalle classiche svolte in classe,

dimostrando che l’investimento sull’osservatorio che sarà a diretto contatto con il planetario avrà sicuramente un risultato positivo su tutti coloro che coltivano la passione per l’astronomia e contribuirà a farla nascere in chi ne è privo. Infine, ultima il discorso dicendo che a essere coinvolti in questa occasione sono stati anche i ragazzi del serale del “Gemelli Careri” di Taurianova dove anche insegna la professoressa.

A spiegarci invece il motivo per il quale la cometa di Neanderthal si illumini di verde sono i ragazzi della 1I, iniziano spiegando che il colore verde nelle comete non è raro, questo bagliore precede un processo che coinvolge la scomposizione delle molecole di carbonio biatomico, un processo di per sé complicato ma che loro sono riusciti a spiegare in maniera chiara. Terminano affermando che per loro l’esperienza è stata tanto costruttiva quanto piacevole.

Concludo dicendo che il Liceo Guerrisi, in questa occasione, come anche in molte altre, manifesta chiaramente il suo intento didattico-pedagogico che, non si limita alla quotidiana ezione frontale ma si accosta ad una tipologia di didattica innovativa, la quale apre le porte anche alla comunità, in un’ottica costruttivista di positività, dialogo e sinergia con la più ampia utenza non solo prettamente scolastica.

Cittanova 19/02/2023 , Giovinazzo Elisabetta

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *