Catastrofe tra Siria e Turchia

Erdoğan: «La peggiore catastrofe in Turchia dal 1939»

Il sisma di magnitudo 7.8 ha interessato i due Paesi alle 4:17 (2:17 italiane), con epicentro nella provincia di Gaziantep e ipocentro a 25 km di profondità. Il bilancio provvisorio si aggira attorno alle 2000 vittime, di cui più di 1121 in Turchia e 812 in Siria, ma si teme un aumento a causa delle migliaia di feriti e dispersi.

In Turchia sono crollati più di 2800 edifici tra cui il castello di Gaziantep, totalmente ridotto ad un cumulo di macerie.

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha reso nota la collaborazione dell’Italia con l’invio del team di ricerca e soccorso dei vigili del fuoco e della squadra operativa di soccorso. Tra i morti anche un volto noto nel mondo del calcio: il portiere dello Yeni Malatyaspor, Eyup Türkaslan; proseguono invece le ricerche per l’ex giocatore del Chelsea Christian Atsu. Intanto il ministro della Pubblica Istruzione turco Mahmut Özer ha diramato la chiusura delle scuole fino al 13 febbraio.

Il dottor Haluk Özener, direttore dell’Osservatorio di Kandilli e Istituto di ricerca sui territori, ha affermato: «Si tratta del più grande terremoto che abbiamo mai visto in 24 anni in questa regione. Con ogni probabilità, continueranno a presentarsi altre scosse nei prossimi giorni».

 

Sofia Spataro

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